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Zenobia, regina de’ Palmireni

Zenobia, regina de’ Palmireni

Teatro comunale di Treviso " Mario Del Monaco "

ZENOBIA, REGINA DE’ PALMIRENI

Dramma per musica in tre atti

edizione a cura di Franco Rossi dal ms. m1500.a72 della Library of Congress di Washington

progetto di ricerca OperaStudio

musica di Tomaso Albinoni

libretto di Antonio Marchi

Zenobia, regina de’ Palmireni, prima opera del nobiluomo Tomaso Albinoni, composta su libretto di Antonio Marchi e messa in scena a Venezia nel 1694, può essere intesa come lavoro in tributo al doge-condottiero Francesco Morosini, morto il 6 gennaio di quello stesso anno. L’allestimento vuol mettere in relazione i successi militari del grande capitano veneziano con le vittoriose campagne orientali di Lucio Domizio Aureliano, l’imperatore che, sottomettendo nel 272 d.C. il regno di Palmira retto da Zenobia, ricostituì l’unità dell’impero di Roma, analogamente a quanto ottenne il Morosini per conto della Serenissima tra 1683 e 1687.

Tra l’altro, il libretto di Antonio Marchi propone un ritratto di Aureliano problematico quanto la figura del Morosini: genio militare di carattere volitivo e superbo, sprezzante delle regole, seppe diventare capo di stato illuminato solamente al termine di un vissuto biografico contraddittorio. In quest’ottica, la pax palmirena dell’opera, a contrasto con la cruda verità storica, alluderebbe al fortunato progetto del Provveditorato Generale da Mar realizzato dal Morosini a Nauplia. Con Massimo Checchetto e Carlos Tieppo si è deciso dunque di rendere esplicita la metafora politica alludendo al periodo storico del Morosini e usando, conseguentemente, come modello il mondo figurativo barocco.

Nell’impianto scenografico l’orchestra sale sul palco e – vestita di toghe disegnate su modello di quelle dei senatori e degli amministratori veneziani di fine Seicento – diventa il contesto sonoro e sociale in cui si muovono personaggi che, con il loro corredo di piume e ornamenti, reinterpretano le fantasiose figurazioni storiche coeve. (Francesco Bellotto)

Zenobia Ligia Ishitani

Aureliano Danilo Pastore

Ormonte Alfonso Zambuto

Filidea Michele De Coelho

Cleonte Giuseppina Perna

Lidio Federico Fiorio

Silvio Miranda Quan

Liso Luca Scapin

Voce di soldato e messo Francisco Bois

direttore Francesco Erle

regia Chiara Tarabotti

scene Serena Rocco

costumi Carlos Tieppo

Orchestra barocca del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia

allestimento Fondazione Teatro La Fenice

da un progetto drammaturgico di Francesco Bellotto e Massimo Checchetto

in collaborazione con Opera Studio del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia

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